“Non resterò mai incinta”

L’influenza delle convinzioni sulla nostra realtà

 

“Non resterò mai incinta.”
“Tutte le mie amiche sono incinta tranne me.”
“Le altre restano incinta per sbaglio e io neanche se mi impegno ce la faccio.”
“Ce qualcosa che non va in me.”
“Non mi merito di diventare madre.”
“Non diventerò mai madre.”
“Come sempre devo fare sacrifici e lottare per raggiungere quello che voglio.”

Quante volte ti è capitato di dire o di pensare una o più di queste frasi? 

Certo, quando si inizia a pensare a una gravidanza e non arriva in poco tempo, molte donne si trovano a ripetere una di queste frasi.

Tuttavia, anche se vorremmo poter decidere come e quando rimanere incinta, la vita non ci dà questo potere. 

Ma abbiamo un grande potere ed è quello di direzionare i nostri pensieri. 

È molto importante iniziare a portare la nostra attenzione sulle parole che usiamo quando parliamo con noi stesse.

Per comprendere meglio questo concetto, ti invito a riflettere su due aspetti importanti: i pensieri e le credenze. 

Partiamo dai pensieri…

Lo Yoga e molte discipline orientali portano l’attenzione sul diventare coscienti del “film” mentale che ci stiamo raccontando in modo da evitare che essi direzionino la nostra vita.
Nel coaching uno degli strumenti che si utilizza per favorire la trasformazione della cliente è proprio l’aiutarla ad essere consapevole della differenza tra ciò che è un dato oggettivo e il pensiero che abbiamo rispetto alla situazione (molto spesso, le due cose vengono confuse tra loro).
Per esempio, pensa se dovessi essere alla ricerca di gravidanza ma invece arriva la mestruazione: il dato concreto e oggettivo è che questo mese non sei rimasta incinta; tutto quello che da questo dato ne deriva sono pensieri che ti proiettano a qualcosa che non è più nel presente (e quindi reale) ma a un futuro molto spesso nefasto sulla tua vita.
Ricordati che i pensieri creano emozione e viceversa ed entrambi danno forma agli ormoni che si muovono all’interno del tuo corpo. Quello che vorresti è che questi ormoni cooperassero per favorire il raggiungimento del tuo obiettivo e non il contrario.
Questo forse è uno dei motivi per cui sono stati scritti moltissimi libri sul pensiero positivo, sul focalizzare il proprio pensiero e sono tutte tecniche molto valide che possono sostenere la tua ricerca di gravidanza.
Quindi, la consapevolezza dei tuoi pensieri è uno step molto importante. È il primo passaggio che ti aiuta ad uscire dalla nebbia e prendere potere. Perché solo se osservi i tuoi pensieri, puoi mettere in atto delle azioni per cambiarli. 

E ora parliamo delle credenze…

Per poterlo fare abbiamo bisogno di esplorare un punto chiave.
A guidare la nostra vita sono il conscio (pensieri e scelte razionali) e subconscio(credenze programmi mentali, convinzioni). Secondo le neuroscienze il 5% della nostra esperienza viene guidata dalla mente conscia, mentre il 95% è determinata dal subconscio.
Come vedi, il subconscio governa una bella fetta della quotidianità e senza che ce ne rendiamo conto. Nel subconscio sono presenti programmi, credenze e convinzioni che sono state create e che, una volta apprese, non vengono messe più in discussione.
Questo significa che a livello conscio tu puoi essere motivatissima a volere una gravidanza, ma se a livello subconscio questa motivazione non è congruente al conscio, sarà molto più faticoso raggiungere l’obiettivo che ti sei prefissata. In più il subconscio influenza il 95% della tua vita, quindi è essenziale che sia allineato a ciò che vuoi raggiungere a livello conscio.

Come si creano le credenze?

Si formano attraverso le esperienze che vivi nella tua vita, principalmente nella tua infanzia. Ogni informazione che apprendi viene immagazzinata nel tuo cervello.

Ad esempio quando un bambino inizia a gattonare o a camminare, molto spesso è preceduto da un momento in cui era indeciso se partire o no; questa fase di apparente immobilità è la fase in cui il cervello accumula le informazioni necessarie da mandare al corpo per permettergli poi di essere competente e di iniziare a gattonare o camminare. 

Per dare maggior chiarezza mi piacerebbe illustrarti i 4 passaggi che compongono il ciclo di competenza:

  • INCOMPETENZA INCONSCIA: non sai e non sei consapevole di non saperla fare.  “Es: non so camminare e non mi interessa”
  • INCOMPETENZA CONSCIA: sei consapevole di non saper fare una cosa. “Es: non so camminare, ma mi piace l’idea di muovermi come fa la mia mamma, forse è il caso che impari anch’io.”
  • COMPETENZA CONSCIA: decidi che vuoi imparare e metti tutta la mia concentrazione per farlo.
    “Es:  prima mi metto in piedi, poi mi appoggio e mantengo la postura, poi provo a muovere un piede…”
  • COMPETENZA INCONSCIA: una volta appreso quella conoscenza, non hai più bisogno di essere vigile e attenta quando applichi quell’abilità.
    “ Es: Voglio prendere un oggetto: mi alzo e faccio i passi che mi distano da esso e lo prendo”

Grazie a questo processo, una volta che hai immagazzinato informazioni e competenze, le informazioni raccolte diventano automatiche e ti permettono di non dover rimettere in discussione ogni cosa nella tua vita che è già assodata.
Quando si tratta di camminare, guidare, andare in bicicletta, riconoscere le persone importanti della tua vita è sicuramente super efficace.
Ma per quello che riguarda le idee che hai di te stessa? O su come deve essere la vita?
Ti è mai capitato di riflettere su come ciò che credono i tuoi genitori, non sia anche un tuo pensiero?  Questo è abbastanza normale, anzi capita molto spesso per molte persone durante la crescita e nell’età adulta. Tuttavia, a volte e in maniera automatica, ti ritrovi a ripetere le medesime frasi che ti sei sentita dire da bambina e che magari odiavi.

Non sei da sola

Ti sembrerà strano ma molte delle donne con cui ho avuto la fortuna di lavorare mi dicevano “da sempre sapevo che avrei avuto problemi”, “ mi immaginavo che per me non sarebbe stato facile”, come se dentro di loro qualcosa già sapesse che avere figli non sarebbe stato naturale o che partorire sarebbe stato un’impresa epica. E questa parte di te che spesso sa, in un modo che non è razionale e che non è facilmente spiegabile a parole, esiste perché fa parte di ciò che di te hai appreso nel corso della tua crescita e che vive nel subconscio. 

Per questo ci tengo molto che ogni donna possa rendersi conto di quanto siano importanti le idee che ha di sé o su quello che può o non può fare, su ciò che vuole o non vuole, affinchè possano essere funzionali a quello che desidera raggiungere.
Se anche tu ti sei rivista in alcune di queste frasi, ricordati che queste idee non sono le tue.
I programmi mentali che hai,infatti, sono il risultato di ciò che genitori, cultura, mass media ti hanno insegnato. Questo non vuol dire che devi buttare tutto nel pattume, ma puoi imparare a selezionare quello che vuoi e che va bene per te per lasciare andare il resto.

Una risorsa fondamentale

Un concetto molto interessante è proprio quello legato alla neuroplasticità. La neuroplasticità è una competenza del cervello che permette, a seguito di stimoli provenienti dall’ambiente, di riprogrammare la mente e di creare nuovi circuiti a qualsiasi età.
Questa risorsa dà l’occasione di cambiare le credenze rispetto alla maternità, alla possibilità di avere figli e a tutto quello che nella vita non piace e che si vuole cambiare.

Interessante vero? Tutto questo significa che non solo puoi cambiare il tuo modo di pensare, ma anche i programmi o le convinzioni che vivono in te da 20-30 anni e trasformarle affinché cooperino per il raggiungimento dei tuoi obiettivi.
Immagina: quando i pensieri e le credenze saranno allineati, la tua vita fluirà con maggior facilità e inizierai a vedere le cose con nuovi occhi, anche quelle “negative”. Non è incredibile?
Sono molte oggi le tecniche che permettono di lavorare a livello subconscio per riprogrammare il subconscio, affinché sia in linea con ciò che vuole il cervello razionale.

Ti aiuto a prenderti cura di te

Il coaching attraverso le domande aperte, aiutata a portare alla luce quelle che sono le credenze e gli schemi che stanno dietro ai comportamenti, aiuta a portare consapevolezza su quelli che sono i programmi che in modo automatico spesso mettiamo in campo. Una volta portate alla luce le credenze, gli aspetti di ciò che pensi e credi in relazione alla maternità, al diventare mamma o anche in relazione al parto, le possiamo elaborare ed affrontare con tante tecniche diverse per poter avviare il processo di trasformazione del pensiero.

Tra le tecniche che ci sono, mi sono innamorata di PSYCH-K®, che crea un dialogo con la mente subconscia riscrivendo nuove credenze e trasformando comportamenti limitanti. Amo questa tecnica perché ha un modo dolce di portare al cambiamento e, avendola usata moltissimo su di me, ho visto gli enormi mutamenti che ha portato nella mia vita. Da quando la consiglio a lavoro, posso dire che resto sempre scioccata su quanti cambiamenti avvengano in poco tempo.

Spero di averti aiutata a capire con maggior chiarezza l’importanza del pensiero e della tua mente. Ti lascio con queste parole che sono sempre per me motivo di grande riflessione e di crescita.

Curati dei tuoi pensieri: diventeranno le tue parole.
Curati delle tue parole: diventeranno le tue azioni.
Curati delle tue azioni: diventeranno le tue abitudini.
Curati delle tue abitudini: diventeranno il tuo carattere.
Curati del tuo carattere: diventerà il tuo destino.
– Frank Outlaw

Il Segreto della Vita sono le Credenze. Piuttosto che i geni, sono le nostre credenze a controllare le nostre vite. PSYCH-K® è un set di tecniche semplici di auto-aiuto per cambiare le credenze e le percezioni che hanno un impatto sulla tua vita a livello cellulare.
Bruce Lipton, PhD

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