Camilla: la ricerca di una seconda gravidanza
Camilla arriva in studio insieme al compagno. Lei è molto titubante. Dopo diversi tentennamenti, ha deciso di venire perché sono 4 anni che cerca una seconda gravidanza.
A seguito della prima, ha sentito un cambiamento nel suo corpo: ha tantissime infiammazioni, sia a livello genitale (candide ricorrenti, cistiti) sia in altri distretti del corpo.
L’esperienza post-parto del primo figlio non è stata semplice, perché (oltre ai problemi fisici) lei e suo marito si sono scontrati su come crescere il bambino. Le incomprensioni e le idee di genitorialità diverse hanno creato delle tensioni, che sono ancora presenti anche nel nostro primo incontro.
Cosa abbiamo fatto insieme
1° incontro
Ascolto la loro storia e concordiamo che lo stato di salute di Camilla ha la priorità.
Il suo compagno, infatti, prende già un integratore per favorire la salute degli spermatozoi. Quindi, oltre ad alcune accortezze nutrizionali, per lui c’è bisogno di altro.
Con Camilla decidiamo che sia importante fare un piccolo lavoro sul perineo, per cercare di aiutarla a ridurre i problemi di infezione e infiammazione. Partendo da qui, emerge anche il bisogno di un percorso sulla sessualità.
Per trattare il perineo e per intraprendere il cammino sulla sessualità, ci rivolgiamo ad una mia collega di fiducia, che sostiene e accompagna Camilla nella riconnessione con sé stessa.
Mentre lei lavora sulla sua riscoperta, noi iniziamo anche a compilare la scheda per osservare la salute del suo ciclo mestruale.
2° incontro
Camilla condivide con me ciò che è emerso dal percorso sulla Sessualità e Perineo e la rivelazione di come abbia soffocato dentro di sé ancora un certo rancore nei confronti di suo marito a causa dell’esperienza vissuta nel dopo-parto.
Ripensando a quel momento, infatti, ammette di essersi sentita sola e incompresa. Non ha trovato il sostegno che sperava da parte di suo marito e questa ferita l’ha portata a chiudersi sempre di più in sé stessa e ad allontanare lui dal suo cuore.
Camilla si rende conto di questo schema e si dà un obiettivo: parlare insieme al suo compagno (del quale è comunque fortemente innamorata) di quello che prova e di come si sente.
In seguito osserviamo anche la prima scheda, che riporta un ciclo mestruale bifasico nonostante una scarsa presenza di muco cervicale. Inseriamo, quindi, il tema del cibo come argomento da affrontare al prossimo incontro.
3° incontro
Dopo esserci salutate alla fine dell nostro secondo appuntamento, Camilla ha parlato con il compagno. Con grande emozione ha condiviso di essere riuscita ad aprirsi e far comprendere quanto si fosse sentita sola. Questo ha permesso al muro, che si era creato, di mostrare un piccolo spiraglio e ha posto le basi per una lenta ma costante trasformazione.
Dal punto di vista dell’alimentazione, Camilla è molto equilibrata: mangia biologico, chilometro zero e tutto viene cucinato da lei. E’ molto attenta e quindi portiamo il focus su ciò che, secondo la medicina cinese, aiuta a creare un buon terreno per la ricerca di una gravidanza. Rivalutiamo la scheda, che risulta come la precedente ma comunque in salute. Parliamo dello stile di vita e di come ritagliarsi momenti per sé, tenendo in considerazione anche le responsabilità del primo figlio. Tra i punti emersi c’è il bisogno di movimento, anche per scaricare le tensioni e aiutare l’energia a fluire. Decide che, da adesso, vuole riprendere a correre.
4° incontro
Camilla arriva tranquilla e molto più aperta. Con il compagno va molto meglio; sono stati in ferie e hanno avuto diversi momenti per prendersi cura del loro rapporto. Camilla ha anche concluso il corso di laurea nel quale era bloccata da alcuni anni.
Quando osserviamo la scheda, il ciclo risulta più lungo e con una fase di temperatura alta che supera i 18 giorni.
Parlo con Camilla per sapere se potrebbe essere incinta e lei mi riferisce subito che ha qualche sintomo, ma che ha troppa paura di fare un test di gravidanza. Non vuole affrontare una possibile delusione e scoprire magari che è tutto frutto della sua immaginazione.
Ci prendiamo cura dei suoi timori e nel pomeriggio Camilla fa il test di gravidanza: risulta positivo.
Accompagnare Camilla è stato un grande dono. Ho visto le risorse che erano già presenti in lei e abbiamo strutturato il suo percorso sulla base di esse e su ciò che le poteva mancare.
Il mio intervento è stato piccolo, perché Camilla è stata in grado di accogliere sé stessa, di guardare in faccia le cose che non funzionavano e di trasformarle, riconoscendo ciò che la faceva stare bene e di cui aveva bisogno.